L’avvincente storia del colonnello Sanders

30/09/2024 | AgentScout
L’avvincente storia del colonnello Sanders

Di solito con AgentScout parliamo di vendita, ricerca rappresentanti, strategie commerciali, ma oggi vogliamo raccontarvi una storia avvincente. La storia di un uomo unico nel suo genere, che ha sconvolto il mondo con la sua idea. Ci capita spesso di incontrare imprenditori demotivati, che anche a fronte di idee grandiose sono rassegnati dal principio, perché mossi da credenze limitanti: troppo vecchi, troppo giovani, ormai di mezza età con tante scuse. Per questo motivo, oggi vogliamo raccontarvi l'avvincente storia del Colonnello Sanders, di come un uomo ormai avanti con gli anni è arrivato al successo.

Chi era il Colonnello Sanders?

Il colonnello Sanders, all'anagrafe Harland David Sanders nacque il nove settembre 1890 a Henryville, nello stato dell’Indiana. Se molti suoi competitor avevano avuto la possibilità di espandere il proprio business, anche grazie a zone del mondo vantaggiose, basti pensare alla Londra industriale, non si può certo dire lo stesso di Harland, che al contrario venne al mondo in un’area svantaggiata. Iniziò la sua carriera, se così si può chiamare, facendo il contadino fin dai primi anni dell’infanzia, successivamente mosso dalla voglia di crescere ed imparare, perse la patente per guidare i tram e poi passò in ferrovia come pompiere. Ma la voglia di espandere i suoi orizzonti e mettersi in gioco era tanta, quindi decise di intraprendere un nuovo mestiere: il venditore di assicurazioni. Nel 1910 infatti a soli vent'anni si mise a studiare cose nuove con impegno per sviluppare tutte le competenze necessarie al fine di vendere polizze, il risultato? Da giovane contadino poco istruito ad agente assicurativo; in pratica era il nostro agente assicurativo iscritto al Rui nella sezione E. Fin qui la nostra storia ci fa comprendere che una mentalità forte permette di ottenere risultati anche quando il mondo presenta avversità, ma il meglio deve ancora arrivare..

Sanders una vita di viaggi

Nei suoi viaggi da venditore incontrò un imprenditore nell’ambito del petrolio ed indovinate un po’? La fiducia fu immediata, Sanders prese in mano una stazione di servizio Shell, sicuramente l’intraprendenza non gli mancava affatto a questo ragazzo. Ma se pensate che il nostro Harland sia solo un’uomo intraprendente negli affari vi sbagliate, perché all’età di diciotto anni si sposò con Josephine King dalla quale ebbe tre figli. L’imprenditore di successo generalmente forma un profilo psicologico molto preciso, c'è un proverbio giapponese che dice: “Il tuo modo di fare le cose, è il tuo modo di fare le cose”. Skills, competenze e capacità comunicative, sono tutte nozioni che le persone di successo si portano dietro in tutto il loro percorso di vita. Infatti un giorno succede l’impensabile! La stazione di servizio dove lavora ha un piccolo bar tavola calda, dove i forestieri amano fermarsi, così Sanders che ha una certa passione per la cucina, chiede al suo capo di iniziare a lavorare come aiuto cuoco ed indovinate cosa succede? In poco tempo comincia a fare il lavoro che ama che farà per tutta la vita fino alla pensione. Ma non è finita! nel 1949 all’età di cinquantanove anni si innamora di Claudia Price, decide così di divorziare e risposarsi con la sua nuova compagna. Questo punto ci fa riflettere molto, infatti quando troviamo qualcosa che amiamo fare, dimentichiamo le possibili evoluzioni che ci possono essere negli affari, negli affetti, nelle relazioni umane e in molte altre aree. Un uomo intraprendente come Sanders decide così di fermarsi, fare il lavoro che ama, stare con la donna che desidera e badare ai propri figli, ma cosa succede dopo? Semplicemente la pensione. Spesso non ci rendiamo conto che il tempo passa e noi invecchiamo, magari siamo seduti sulla giusta scrivania, abbiamo accanto la donna che amiamo, ma il mondo è un posto pieno di opportunità. Quante volte ci contattano imprenditori motivati con idee buone che vogliono iniziare un percorso di ricerca agenti per costruire la rete di vendita, ma poi ecco la classica scusa: dobbiamo prima finire questo, oppure costa troppo e tante altre giustificazioni. Buddha insegnava: la vita è qui ed ora. Sempre troppo spesso siamo attratti da quello che potremmo avere domani, oppure procrastianiamo il successo, se una cosa la possiamo fare adesso, iniziamo subito. Sempre prendendo come esempio AgentScout, oggi un agente di commercio o un buon rappresentante può farti raggiungere rapidamente il tuo target ma siamo troppo impegnati ad inventare scuse.

Da pensionato ad imprenditore

Tornando alla nostra storia, nel 1950 dopo una vita passata dietro ai fornelli il nostro Sanders va in pensione, ma cosa succede dopo? Dobbiamo considerare che per quanto gli Stati Uniti siano un paese evoluto a livello di Welfare, siamo ancora negli anni cinquanta, le pensioni sono qualcosa di abbastanza nuovo, quindi il suo assegno mensile, non gli basta per mantenere il tenore di vita che aveva prima. In poco tempo Sander si trova a dover fare delle rinunce, sia sul piano alimentare che dello svago, ma una mentalità vincente non si arrende mai, così inizia a pensare. Passano le ore, i giorni, le settimane, serve un’idea che non arriva, cosa fanno la metà degli imprenditori italiani? Semplicemente mollano! Ma lui no, Sanders insiste senza tergiversare, vuole avere successo in quello che fa. Fino a quando arriva una domanda fatidica che gli cambia la vita: “Qual è la cosa che so fare meglio?” Può sembrare banale, ma sempre troppo spesso desideriamo la Luna senza focalizzarsi sulle cose che sappiamo fare meglio. Vogliamo cantare e magari siamo bravi a dipingere, vogliamo fare gli imprenditori nel ramo automotive ma invece siamo portati per la vendita. Capire da principio in cosa siamo bravi è sicuramente il punto di partenza essenziale per il successo e questo Sanders lo scopre solo a sessantacinque anni!

Come nasce la ricetta del suo pollo

Siamo nel Kentucky, per quarant’anni Harland ha cotto pollo fritto in una tavola calda, qual è la cosa che sa fare meglio? Ovviamente seguire la sua ricetta per fare dell’ottimo pollo. Così Sanders ha un’idea, che oggi potrebbe sembrare normale, ma all’epoca è estremamente innovativq: vendere la sua ricetta per il pollo fritto ad imprenditori locali del Kentucky che vogliono espandersi! Noi siamo abituati a vedere catene che comprano know how da altre aziende, imprenditori che appartengono a grandi gruppi in franchising o imprese che cercano agenti di commercio per espandersi, ma qui siamo negli anni cinquanta! Sanders così si arma di pazienza, prende la sua vecchia macchina ed inizia a girare tutto il Kentucky in cerca di ristoranti che vogliono credere in lui comprendo il suo know how. Lo schema è semplice, la proposta è la seguente: “Mi chiamo Harland Sanders, ho sviluppato una ricetta che potrebbe decuplicare il tuo giro d’affari, sei interessato a comprarla?” Se il fatto fosse successo oggi sicuramente ci saremmo trovati davanti ad un uomo in cerca di rappresentanti per velocizzare il processo, ma nel 1952 Sanders fa tutto da solo e gira oltre mille locali! Vi immaginate un anziano, non il sessantacinquenne di oggi, bensì una persona consumata, che viaggia in tutto il Kentucky a prendersi le porte in faccia? Voi che avreste fatto, probabilmente avreste mollato tutto. Ma Sanders no! Dopo mille ristoranti, mille porte in faccia, mille prese di giro, arriva l’occasione giusta. Pete Harman un ristoratore di Salt Lake City nello Utah, decide di comprare la ricetta di Sanders, ma con delle condizioni molto chiare: è disposto a riconoscere allo stesso solo piccole royalty esclusivamente sul suo piatto e sull’aumento di fatturato generato; un accordo svantaggioso se ci pensiamo ma poi arriva il successo..

Il successo imprenditoriale

Inaspettatamente Sanders ha ragione, quel vecchio buffo e goffo, un po’ sovrappeso è un semplicemente un genio. In poche settimane il locale di Harman è pieno di persone che vogliono assaggiare il pollo fritto, la domanda supera di gran lunga l’offerta e il sistema giunge ad un collasso positivo. Non solo! Harman decide di rinominare il suo ristorante in “kentucky Fried Chicken”. Fermiamoci un attimo ed analizziamo tutta la situazione: Sanders per sessantacinque anni aveva in mano un’idea grandiosa, ma nonostante uno spirito imprenditoriale decide di fare il dipendente. Ormai in pensione si arma di tempo e sviluppa il suo sogno, prende mille porte in faccia, ma poi dimostra di avere ragione ed arriva il successo. Quanti di voi si arrendono al primo ostacolo o sono mossi da credenze limitanti, probabilmente la maggior parte purtroppo. La nostra storia continua positivamente, infatti tra il 1956 ed il 1964 il successo è talmente forte che Sanders apre punti KFC in tutto il mondo, il resto è storia.

Quindi Sanders era perfetto?

Assolutamente no! Di solito quando si racconta una storia di successo il focus è totalmente incentrato sulle grandi conquiste del protagonista, creando così un effetto contrario rispetto a quanto desiderato. Sanders non era perfetto, al contrario nella vita ebbe molti fallimenti: a dodici anni si fece espellere da scuola dopo un litigio, la sua carriera da assicuratore nonostante tanto studio non decollò mai, nel 1947 divorziò brutalmente con la moglie ed addirittura arrivò alle mani con un concorrente. Direi che era tutt’altro che perfetto. Ma cosa distingueva il Colonnello dagli altri manager? La tenacia. Nonostante le avversità della vita Sanders non si arrendeva mai, insisteva fino allo svenimento, era un mastino capace di raggiungere i risultati prefissati. Non esistono fallimenti ma esistono esperienze, nel business si può sbagliare tante volte, possiamo fare dei passi indietro e può sembrarci di non procedere, ma se sappiamo dove andare ed abbiamo le idee chiare, possiamo fare grandi cose.

Perché vi abbiamo raccontato questa storia?

Che il Colonnello Sanders sia un imprenditore di successo è risaputo in tutto il mondo, ma cosa ci insegna questa storia? Ogni giorno riceviamo richieste da aziende con potenzialità di business eccellenti che desiderano svilupparsi, ma poi hanno difficoltà concrete. Studiamo delle campagne per la ricerca di venditori, analizziamo il mercato per comprendere se è possibile attivare agenti di commercio e rappresentanti, generariamo report dettagliati con analisi dei potenziali scenari, ma poi? Semplicemente alcuni manager con ottime idee decidono di procrastinare, non iniziare la ricerca e perdere tempo in altro modo. Oggi per avere successo è essenziale lavorare sulla risorsa più rara e preziosa che abbiamo: il tempo. Mentre un fattore produttivo si può comprare, il denaro è possibile recuperarlo e le skills si possono trovare sul mercato, il tempo purtroppo è l’unico elemento “democratico”. Ricchi e poveri rispetto alla grandezza dell’universo hanno un tempo limitato quanto simile, allora perché sprecarlo! Perché lasciare nel cassetto idee di successo a discapito di imprese di basso livello che realizzano quanto progettano?

Speriamo che questa storia sia stata di ispirazione per tanti di voi, che hanno ancora dei dubbi sull’espandere o meno la propria attività.


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