CURRICULUM AGENTE DI COMMERCIO: COME VALUTARLO?
Quanto è importante il curriculum vitae?
Molti hanno paragonato il curriculum vitae a un biglietto da visita. Del resto, è la prima forma di contatto che si instaura tra un’azienda (o, più in generale, un papabile datore di lavoro) e un candidato. Le informazioni che contiene offrono una panoramica sull’esperienza di una persona della quale, altrimenti, non si saprebbe nulla. Questo significa forse che un curriculum vitae è sufficiente a comprendere la validità di una risorsa?
L’esperienza ci ha insegnato che un’attività di selezione non può e non deve fermarsi alle prime fasi, perché una figura professionale è molto di più dei pochi dati contenuti in una o due pagine di curriculum vitae. Da esso, non si evincono le capacità comunicative, intuitive ed empatiche di una risorsa, né quanto lo incuriosisca ed entusiasmi la prospettiva di un nuovo lavoro.
Per questo, noi di AgentScout suggeriamo ai nostri clienti di contattare i candidati, anche quando il curriculum vitae non sembra del tutto convincente. La realtà dei fatti, invero, è che sono poche le persone capaci di redigere un CV come si deve sicché il rischio è quello di valutare in modo mediocre un curriculum agente di commercio (o un curriculum agente immobiliare, o un curriculum venditore auto, o un curriculum rappresentante avon, e così via) più che valido.
Come valutare un curriculum agente di commercio?
Hai un curriculum vitae agente di commercio aperto sul monitor del tuo PC e sei determinato a valutarlo per comprendere se il candidato possa fare o meno al caso tuo. Su quali aspetti ti focalizzi e a quali, invece, manchi di prestare la giusta attenzione?
L’esperienza ci insegna che i fattori su cui i clienti si soffermano spesso sono:
- l’esperienza pregressa;
- i settori in cui il commerciale si è trovato ad operare;
- l’età del candidato.
Da ciò, ne conseguono i seguenti dati: di solito, un’azienda è portata a scartare gli agenti di commercio (ma anche i venditori, i rappresentanti commerciali, i consulenti commerciali, etc.) in là con gli anni; a scartare un curriculum in cui non ci sia dimostrazione di esperienza in un settore affine; a scartare infine il curriculum di un candidato che non possa vantare collaborazioni pregresse con un certo numero di aziende.
È facilmente intuibile perché l’errore sia dietro l’angolo, ma scendiamo insieme nel dettaglio.
1. L’esperienza pregressa
Sebbene sia un aspetto indicativo, il fatto che una risorsa abbia avuto molte collaborazioni con molte aziende non è necessariamente un dato così rilevante. La molteplicità di ingaggi, del resto, può dipendere da vari fattori come, ad esempio, il fatto che l’agente di commercio sia un plurimandatario.
Se stai valutando un curriculum agente di commercio che non vanta un’intera pagina di molteplici esperienze con altrettante aziende, non partire dal presupposto che il candidato non sia valido. Quantità, infatti, non è per forza sinonimo di qualità.
2. L’esperienza in un settore affine
La tua azienda opera nel settore dolciario, quindi sei alla ricerca di un rappresentante di commercio, di un venditore o di un agente commerciale che abbia già avuto esperienza quantomeno in ambiti affini: alimentare in generale, Ho.re.ca., tabacchi, vini e bevande. Il curriculum agente di commercio che stai guardando, però, è quello di una figura con una solida attività commerciale pregressa nel settore della pubblicità. Pensi che sia giusto scartarlo, non è così?
In realtà, ti suggeriamo di fermarti a riflettere su un vecchio detto: “vendere ghiaccio agli eschimesi”. Questo non è che un modo come un altro per farti capire che un buon venditore è in grado di piazzare qualsiasi prodotto/servizio, anche quando sembrerebbe impossibile. Un minimo di formazione basterà a dare all’agente di commercio tutti gli strumenti di cui abbisogna per procedere con l’attività di vendita nel settore che interessa la tua azienda.
3. L’età del candidato
Né troppo giovane né troppo vecchio: è questo che un imprenditore spera di trovare in un curriculum agente di commercio. La realtà dei fatti, però, è che l’età non è un fattore in grado di dimostrare le capacità di vendita o l’entusiasmo che un candidato possiede. Non si può dare per scontato che una figura più giovane sia automaticamente più briosa, né che una risorsa senior abbia un modo di porsi più distinto.
Fattori come la personalità, la credibilità e la presenza di una persona non possono desumersi da una data su un CV, men che meno darsi per scontati.
In conclusione, la valutazione di un curriculum agente di commercio dovrebbe basarsi su un’analisi che oltrepassa la superficie e va a cogliere la sostanza. Bisogna, cioè, liberarsi di pregresse credenze limitanti e studiare il CV con oggettività e un pizzico di intuito. A meno che non si tratti di figure che nulla hanno a che vedere col settore commerciale, un rappresentante abbigliamento o un agente di commercio che operi nell'informatica valgono molto di più delle poche righe contenute in un documento digitale. Per questo, figure come quelle dei recruiter professionisti sono fondamentali per il successo della ricerca agenti. Non è un caso che le campagne di AgentScout ove i clienti decidono di affidarsi ai nostri esperti abbiano un altissimo tasso di conversione. Contattaci per scoprire come svolgere un’attività di selezione al meglio!