Come il costo del denaro impatta sulle micro-imprese

Finanziamenti e prestiti sono davvero determinati per le piccole imprese

L’Italia è un paese di micro-imprese, questo è ormai risaputo a livello mondiale, siamo un popolo di artigiani e commercianti. Purtroppo solo in pochi si chiedono come il costo del denaro impatti sulle PMI, gli altri navigano in un oceano di incertezza. Oggi grazie al contributo di AgentScout, scopriamo come il costo del denaro impatta sulle aziende italiane di piccola e media dimensione.

Quali sono le micro-imprese?

Il concetto di micro-impresa varia da paese a paese, basti pensare agli Stati Uniti, dove per azienda di solito si intende una corporate con ventimila dipendenti. In Italia la situazione è ovviamente differente, ci sono circa sessanta milioni di persone e sei milioni di imprese, un italiano su dieci è un imprenditore o un autonomo! Un dato interessante considerando la storia del nostro territorio. Ma quali sono esattamente le micro-imprese? Si definisce micro-impresa italiana un’azienda con meno di cinque dipendenti e sotto i cinquecentomila Euro di fatturato annuo. Per quanto possano sembrare dei dati aleatori, sulla nostra penisola quasi il cinquanta percento delle organizzazioni è dimensionata in questo modo. Ma siamo sicuri che il costo del denaro impatti davvero così tanto su queste strutture? Scopriamolo..

Che cos'è il costo del denaro?

Prima di tutto occorre fare chiarezza su che cos'è il costo del denaro. Quando parliamo di costo del denaro, ci riferiamo all’importo che l’imprenditore deve corrispondere alla banca negli anni, per disporre di una liquidità immediata. Trattandosi di interesse composto ovviamente, la restituzione risulta esponenziale rispetto all’immaginario collettivo, ecco quindi che occorre fare molta attenzione. Negli anni post-covid in cui era possibile acquisire denaro con un interesse inferiore al due percento, ovviamente le aziende hanno goduto di liquidità immediata a basso costo, successivamente i tassi dei mutui e dei finanziamenti si sono alzati, ma andiamo per gradi.. Spesso ci focalizziamo sugli interessi senza considerare che il grosso problema è l’ammortamento.

Perché in Italia si usa l'ammortamento francese?

L’Italia usa prevalentemente il sistema di ammortamento francese per i prestiti, ma qual’è il motivo? Per quale motivo non viene utilizzato l’ammortamento italiano o tedesco? Molto semplicemente perché con questa formula viene restituita prima la quota interessi, successivamente la quota capitale, quindi è possibile ad esempio, avere delle rate con settecento Euro di interessi e trecento Euro di quota capitale! Risulta evidente come una situazione del genere, porti alla restituzione delle somme in un tempo più lungo e con maggiori costi. Ecco quindi che il focus non dovrebbe essere solo sui tassi, bensì anche sugli ammortamenti, ma sfido chiunque a trovare una finanziaria o una banca disposta ad utilizzare il metodo italiano.

Costo del denaro e produzione di beni e servizi.

Per comprendere meglio l'impatto del costo del denaro facciamo un esempio: La ditta Rossi S.r.l. vende un prodotto da cucina, tramite i suoi agenti rappresentanti. La marginalità della ditta Rossi S.r.l. al netto delle provvigioni riconosciute ai suoi agenti di commercio ed alle spese sostenute per la produzione, è del quindici percento. Se la Ditta Rossi ha in essere un finanziamento al tre percento con ammortamento francese, la sua marginalità diventa pari al nove per cento, in quando si considerano oltre agli interessi i costi facenti parte del TAEG e l’ammortamento stesso. Per la Ditta Rossi è quindi conveniente continuare a produrre. In contrapposizione, se i tassi di interessi salgono al sette percento, a parità di condizioni la marginalità della ditta Rossi diventa zero, ecco quindi che è più conveniente chiudere l’attività. Questo esempio ci fa comprendere come anche a fronte di un buon procacciatore d'affari che trova nuovi clienti con costanza, il costo del denaro è determinante per mantenere un livello di guadagno sostenibile. Ovviamente questo esempio può sembrare semplicistico, ma è sicuramente un buon punto di partenza per una piccola impresa, che permette di comprendere l’importanza del costo del denaro.

La ricerca rappresentanti è una soluzione?

Un leader si focalizza su ciò che è in suo potere. Ovviamente noi non possiamo controllare il costo del denaro, ecco quindi che strutturare una strategia aziendale basata su tale leva è sicuramente un rischio. Molti imprenditori a fronte di questa situazione si domandano: “Se cerco venditori ho la soluzione per fronteggiare la riduzione dei margini?” Dipende. Se cerco agenti in grado di aumentare il numero di vendite senza impattare sui costi fissi sicuramente ho un vantaggio competitivo, ma in parallelo alla ricerca del rappresentante giusto, occorre fare un’attenta analisi dei costi. Oggi molte imprese usano metodi come il full costing o il target costing, strumenti che permettono di comprendere come si forma il valore e dove si erode ricchezza. Un buon imprenditore insieme alla ricerca di venditori, dovrebbe inserire in azienda il controllo di gestione. In questo modo, oltre ad aumentare la quota di mercato, si possono ridurre gli sprechi, mantenendo alta la qualità. Vendere porta a porta, per quanto possa sembrare un metodo antico, è ancora oggi lo strumento più economico ed efficace a livello di gestione. Ecco perché dovremmo sempre avere in partnership un buon portale venditori che trova agenti per noi con costanza.

Analisi dei costi e ricerca agente il giusto mix!

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, l’analisi dei costi unita alla ricerca agente è sicuramente il giusto mix per fronteggiare l’aumento del costo del denaro. Un’azienda in grado di fare la ricerca del procacciatore giusto, attivare un buon rappresentante per ogni zona e creare costantemente nuove reti di agenti commerciale, ha sicuramente un vantaggio competitivo importante. Questo è evidente perché una costante riduzione dei costi inutili e degli sprechi, ed in parallelo un supporto alla rete di vendita, aumenta le marginalità e permette quindi di fronteggiare la situazione.

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