Aria condizionata: è meglio l’impianto canalizzato con i fan coil o gli split?
Quale aria condizionata scegliere per il miglior comfort termico?
Generalmente nel nostro blog parliamo di chi cerca l’agente giusto, oggi invece vogliamo fare una variazione sul tema. Quando arriva l’estate molte persone si chiedono: come faccio a rinfrescare il mio ambiente? Che si tratti di un appartamento, un ufficio, una seconda casa o semplicemente un monolocale, il comfort termico è diventato essenziale. Oggi scopriamo grazie al contributo di AgentScout se sono meglio gli impianti canalizzati o gli impianti a split.
Che cos’è un impianto a split?
Gli impianti a split sono composti generalmente da due macchie, un’unità interna all'ambiente da rinfrescare detta split, ed un’unità esterna. L’unità esterna a sua volta è composta da tre elementi: il compressore, il condensatore ed il ventilatore, quest’ultima di solito funziona a gas, tramite soluzioni come il freon. In sintesi il condensatore ed il compressore dell'unità esterna, grazie all’apporto del gas, rinfrescano l’aria che assorbono dall’ambiente. Il ventilatore a sua volta, fa veicolare la stessa nello split, alla velocità desiderata. Immettendo in un ambiente caldo un certo numero di metri cubi di aria fredda, la temperatura si abbassa, fino alla soglia desiderata. Se le stanze da climatizzare sono più d'una, è possibile attivare un’unica unità esterna, ad esempio un dual, un trial, un penta, ecc, che permetta il rinfrescamento di più ambienti, essendo collegata a tutti gli split dell’immobile, permettendo così un risparmio di spazio.
Che cos'è un impianto canalizzato a fan coil?
In contrapposizione all’impianto a split, troviamo l’impianto canalizzato a fan coil, nel quale a differenza del primo, la macchina esterna è collegata a delle macchine interne tramite dei canali, che di solito sono nascosti da dei controsoffitti. Dalle pareti si vedono solo delle semplici griglie, permettendo così la realizzazione di una soluzione estetica molto bella. A differenza dell'impianto a split, i fan coil hanno diversi costì in più, tra cui: la costruzione dei canali, l’installazione dei fan coil stessi, i controsoffitti, le botole per la manutenzione delle macchine, e molti altri aspetti tecnici. Vi è inoltre da gestire il problema della dispersione termica, in quanto i canali di solito hanno una certa lunghezza, quindi l’aria non arriva in modo diretto alle bocchetta. Si tratta quindi di una soluzione da valutare attentamente con il proprio termotecnico.
Che tipi di macchie esistono per l’alimentazione degli impianti?
Come abbiamo visto, l’alimentazione degli impianti con le macchine a gas è una soluzione tradizionale molto usata, ma in contrapposizione troviamo anche delle pompe di calore ad acqua, che possono alimentare gli split. Questa formula ovviamente ha consumi molto più bassi, non necessita delle ricariche di gas e permette l’utilizzo di una sola macchina (la pompa di calore) per gestire tutto. Ovviamente anche in questo caso occorre fare un passaggio con il termotecnico per capire se vi è convenienza. Un impianto di condizionamento alimentato dalla pompa di calore ad acqua, di solito a differenza degli split alimentati a gas, ci mette circa trenta minuti per rinfrescare l’ambiente di riferimento. Quindi se l’intenzione è quella di mantenere a flusso costante la temperatura di un ambiente, sicuramente usare questa soluzione è ottimale. In contrapposizione optare per la macchina a gas può essere più vantaggioso, ma andiamo nel dettaglio..
Sono meglio gli split o gli impianti canalizzati a fan coil?
La risposta è: dipende. Se esistesse una risposta universalmente valida i termotecnci non esisterebbero, ma ci sono delle nozioni di base che si possono usare per definire la scelta. Nel caso in cui l’ambiente debba essere rinfrescato con costanza, come ad esempio un albergo, un negozio o un ufficio, optare per la soluzione canalizzata a pompa di calore, può essere un vantaggio, perché il risparmio dei costi è notevole. In alternativa, se si tratta di un appartamento usato da persone che lavorano e stanno prevalentemente fuori casa, la formula con impianto a gas e split può essere più efficace, in quanto necessita di poco tempo per raffrescare l’ambiente di riferimento. Oltre al tipo di edificio, occorre valutare la anche struttura dell’immobile, facciamo un esempio: se siamo in presenza di un ultimo piano senza cappotto termico, esposto al sole, potrebbe essere più vantaggioso creare una soluzione canalizzata con pompa di calore che lavori costantemente, in modo, una volta raggiunta la temperatura desiderata, di mantenere la stessa con un dispendio minimo di energia. In conclusione non esiste una risposta universalmente valida, bensì occorre valutare caso per caso
Il cappotto termico funziona?
Anche se certi agenti di commercio plurimandatari vorrebbero vendere a tutti i costi ed a tutti i clienti il cappotto termico, a prescindere dalla situazione, occorre fare delle valutazioni. Ovviamente se trovo un venditore del genere devo stare attento, ma andiamo per gradi. Anche in questo caso, la risposta alla domanda in oggetto è: dipende. Generalmente un cappotto interno abbassa la temperatura di tre gradi, quindi se siamo in presenza di una città dal clima mite, dove ad esempio l’estate si raggiungono i trentuno gradi, allora ridurre di tre gradi la temperatura significa avere una base di partenza di ventotto gradi, è possibile quindi rinfrescare con poco sforzo. In alternativa se le temperature superano i trentacinque gradi, occorre fare una valutazione di spesa, perché il risparmio energetico potrebbe non essere conveniente rispetto alla spesa del cappotto.
Come vendere impianti di condizionamento?
Gli annunci agenti di commercio funzionano? Se cerco agenti commerciali posso vendere impianti di climatizzazione? Andiamo per gradi.. Essendo un articolo di AgentScout questo paragrafo non poteva mancare. In Italia esistono tantissime aziende che operano nell’ambito della climatizzazione, ma come vendere nel concreto impianti di condizionamento? La ricerca agenti o la ricerca di procacciatori è sicuramente la base di partenza per attivare agenti commerciali in grado di fare la differenza sul territorio. In un ambito dove la concorrenza è spietata, se cerco rappresentanti iscritti Enasarco ho sicuramente la possibilità di attivare degli agenti monomandatari in grado di procacciare costantemente nuovi clienti con un solo accordo provvigionale. Ovviamente il calcolo dei margini diventa focale, facciamo un esempio per comprendere bene la cosa: L’azienda Rossi Snc vende impianti di condizionamento, il lavoro medio ha un prezzo di 5.000,00 Euro, la cui marginalità al netto dei costi è di 1.400,00 Euro. Se concediamo una provvigione del 30% agli agenti di vendita preposti, il costo della stessa sarà di 1.500,00 Euro, avremo quindi eroso ricchezza per 100,00 Euro.
Se cerco agenti di commercio, oltre a rivolgermi a dei buoni portali venditori, devo fare bene i calcoli tra prezzi, costi e marginalità, in modo da costruire un sistema di vendite porta a porta, che possa essere vantaggioso nel medio e lungo termine. Trovare agenti non è mai cosa facile, ma può diventare uno scivolo, se oltre ad un buon partner come AgentScout abbiamo le idee chiare sul processo di selezione agenti commerciali, unito alle provvigioni da offrire.
Come trovare venditori nell’ambito della climatizzazione?
“AAA cercasi agenti climatizzazione” oppure “AAA cerco agente condizionatori”, sono tutti annunci inutili. Chi trova commerciali trova un tesoro, ma occorre fare delle precisazioni. Se ricerchiamo agenti senza una strategia precisa faremo un buco nell’acqua. Prima di trovare venditori nell’ambito della climatizzazione, devo pormi una domanda: chi è il mio cliente finale di riferimento? Se il mio cliente finale di riferimento sono le famiglie, alloro dovrò integrare agenti B2C ovvero quelle risorse che si rivolgono ai clienti finali ed hanno un nucleo di potenziali utenti nell’ambito privato. In alternativa se il mio cliente finale di riferimento sono gli studi tecnici, quindi voglio raggiungere architetti, ingegneri e cantieri, occorre rivolgersi a portali agenti capaci di presentare rappresentanti B2B con contatti attivi in ambito edile. Infine se il mio cliente finale è rappresentato dalla GDO, dai negozi, dagli installatori, ovvero non installo direttamente gli impianti ma li commercializzo, allora è necessario orientare la ricerca del venditore, verso un agente di commercio attivo nella grande distribuzione organizzata e nei negozi retail. Come fare nel concreto per trovare venditori nell’ambito della climatizzazione? Chi trova venditori, di solito si rivolge ad agenzie specializzate come AgentScout, che oltre ad assegnare un consulente commerciale con esperienza di settore, è in grado di impostare la ricerca agenti di vendita sulla base dell’esigenza specifica. In questo modo eviteremo di inserire inutili annunci del tipo “AAA agenti commerciali cercasi” bensì il focus sarà orientato sulla ricerca di agenti di commercio con un portfolio specifico.
Se anche tu vuoi trovare agenti di commercio, contatta subito AgentScout, ed inizia il tuo percorso verso il successo, grazie alla nostra selezione di venditori.