Come si calcola la pensione per gli agenti di commercio ed i rappresentanti nel 2024?
Tutto quello che c’è da sapere sulla pensione da Agente di Commercio
Per gli agenti di commercio ed i rappresentanti in Italia, il regime pensionistico gestito dall'ENASARCO (Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e i Rappresentanti di Commercio) è un regime previdenziale autonomo, che differisce dal sistema pensionistico generale gestito dall'INPS. Oggi scopriamo tutti i dettagli grazie ad AgentScout.
Il calcolo della pensione per gli agenti di commercio ed i rappresentanti
Il calcolo della pensione per gli agenti di commercio ed i rappresentanti affiliati all'ENASARCO segue principalmente questi passaggi:
Contributi versati
Gli agenti di commercio e i rappresentanti devono versare contributi previdenziali all'ENASARCO in base al reddito derivante dall'attività svolta. Questi contributi vanno a costituire la base per il calcolo della pensione. Una parte è sempre a carico dell’agente, un’altra a carico dell’impresa.
Anzianità contributiva
Come per il sistema previdenziale generale, l'anzianità contributiva gioca un ruolo fondamentale nel determinare l'ammontare della pensione. Maggiore è il numero di anni di contribuzione, maggiore sarà la pensione.
Coefficiente di trasformazione
L'ENASARCO utilizza un sistema di "coefficienti di trasformazione" per calcolare l'importo della pensione. Questi coefficienti sono basati sulla somma dei contributi versati e sull'età del pensionato al momento del pensionamento. Possono variare a seconda delle norme vigenti e delle eventuali modifiche apportate dalla legislazione previdenziale.
Età di pensionamento
Come per il sistema generale, l'età in cui un agente di commercio o un rappresentante può accedere alla pensione e il tipo di pensione (ad esempio, pensione di vecchiaia o anticipata) possono influenzare l'importo finale della pensione.
In genere, l'agente di commercio è tenuto a versare una parte dei contributi previdenziali in base al proprio reddito imponibile. Questa percentuale può variare, ma di solito si aggira intorno al 20-25% del reddito imponibile. L'impresa o il committente per cui lavora l'agente di commercio è tenuto a versare una quota aggiuntiva di contributi previdenziali. Questa percentuale può variare notevolmente a seconda delle politiche aziendali, degli accordi contrattuali e del settore di attività. In alcuni casi, l'impresa può versare una percentuale simile a quella dell'agente, mentre in altri casi potrebbe essere significativamente diversa. Generalmente per calcolare il valore mensile lordo della pensione in quota B, si sommano le commissioni guadagnate nel miglior quindicennio e si dividono per 15. Da questo totale si sottrae la cifra massima relativa alla media delle commissioni guadagnate, secondo la fascia di riferimento. Infine, il risultato viene moltiplicato per il coefficiente pensionistico standard, che è pari a 100.
L'esempio perfetto per comprendere la pensione degli agenti di commercio
Prendiamo ad esempio l'agente Mario Rossi. Per calcolare il suo valore mensile lordo di pensione in quota B, dobbiamo seguire alcuni passaggi.
Supponiamo che nel miglior quindicennio abbia guadagnato un totale di 500.000 euro in commissioni. Il calcolo procederebbe così:
- Sommiamo le commissioni guadagnate nel miglior quindicennio: 500.000 euro
- Dividiamo questo totale per 15 (il numero di anni nel quindicennio): 500.000 euro / 15 = 33.333,33 euro
- Ora sottraiamo la cifra massima relativa alla media delle commissioni guadagnate, secondo la fascia di riferimento.
- Supponiamo che questa cifra sia 20.000 euro.33.333,33 euro - 20.000 euro = 13.333,33 euro
- Infine, moltiplichiamo questo risultato per il coefficiente pensionistico standard, che è pari a 100:13.333,33 euro * 100 = 1.333.333,33 euro
- Quindi, l'importo mensile lordo della pensione in quota B per l'agente Mario Rossi sarebbe di circa 1.333,33 euro.
Quanti sono gli anni minimi di Enasarco
Per poter accedere alla pensione tramite l'ENASARCO come agente di commercio in Italia, è necessario soddisfare determinati requisiti di anzianità contributiva. Tuttavia, non c'è un numero fisso di anni minimi di contributi richiesti per ottenere la pensione tramite l'ENASARCO. La pensione dipende principalmente dalle regole specifiche del regime pensionistico ENASARCO e può variare in base a fattori come l'età del pensionato, l'entità dei contributi versati e il tipo di pensione richiesta. In generale, per accedere alla pensione di vecchiaia, di solito è richiesta un'anzianità contributiva minima di almeno 20-25 anni di versamenti effettivi all'ENASARCO, ma è importante verificare le regole specifiche applicate dall'ente, poiché potrebbero esserci variazioni nel tempo.
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